mercoledì 15 luglio 2009

l'armatura della mia pittura

Per dirla con Bloom, la mia lettura pittorica è una specie di misreading, una dislettura che si trasforma in semiosi infinita, in uno slittamento incontrollato del senso dove personaggi e oggetti sono entità interfigurative, topoi che abitano l'Enciclopedia dell'immaginario collettivo, rimescolati in una sorta di alchimia combinatoria.
E' una proliferazione incontrollata del senso, senza limiti per gli interpreti, vorticoso e illimitato gioco dell'interpretazione paranoica e onirica...
la santuzza laica, sintesi del sentire palermitano.
in questa icona il cittadino di Palermo ritrova la sua anima di festaiolo e mangiatore. Lo street food dell'arancina, i i cibi tipici dell'estate: le lumache e l'anguria. In pratica tutto quel che vuole dalla vita, una blanda religiosità, la festa e abbondante cibo...
The new prototype Santuzza, but in a secular and irreverent. she is the spirit of the typical citizen of Palermo, with its holy representing the party, and the usual food of the feast: snails and watermelon ice, all with a good and healthy Arancino.




Babbaluci


un Babbaluci particolare, con un guscio ricavato da uno Stigghiolo e poggiato sull'anguria

il Vizio del Cannolo

giovedì 9 luglio 2009

La fanciullezza di Raimondo Burgio - Jacqueline C. Miù

La fanciullezza di Raimondo Burgio

Una volta Boris Pasternak scrisse: Perdere la fanciullezza è perdere tutto. Non è la mano michelangiolesca a colpire l’occhio ma la luce che prende coi colori l’intero campo visivo dello spettatore. Non c’è il tempo per pensare, l’opera è nell’attimo, folgora oppure inietta la sua consapevolezza ma non ruba tempo ne tanto meno vuol sembrare il quid sulla bilancia della filosofia. Io amo molto Popper ed il pragmatismo, le opere “chiare” di Wright, l’emancipazione scientifica di Einstein, quindi mi viene facile osservare la linea nella forma di Raimondo, in fondo è una linea che prende forma lasciando lo spazio aperto entrare vertiginosamente in noi. Il suo è un talento, credo, generoso e non burocrate, non è fatto per piacere ma è destinato ad una evoluzione più alta, forse più mistica, perché in fondo chi compone queste opere è un poeta e la sua mano riesce benissimo a scrivere versi in spazi dove noi di solito siamo abituati a cercarci un sogno. Cercate nelle sue opere le chimere della società, oppure una formula per vivere il quotidiano senza soffrire la claustrofobia del cemento, cercate di carpire le sue nozioni di sogno e forse allora potrete entrare in un mondo dove la verità veste la vita meglio di ogni altra cosa.

Un caro saluto e con infinita stima

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